Codice Appalti: Nencini risponde alle richieste dei costruttori

Il punto sulla riforma nel corso di una giornata di studi Ance

GEN 12, 2015 -

Milano (askanews) – Entro il 2015 l’Italia dovrà dar seguito alle direttive europee in tema di appalti e concessioni. Un’occasione importante che l’Ance vuole venga colta per arrivare a una radicale revisione del Codice degli appalti seguendo tre principali criteri: rimettere al centro delle norme la realizzazione dell’opera, e non solo i criteri di scelta delle imprese esecutrici; ridurre drasticamnte il numero degli enti che assegnano gli appalti stessi; rivedere i criteri di qualificazione delle aziende che possono partecipare alle gare.

Le aspettative di Ance sono state discusse a Milano nel corso di una giornata di studi alla quale ha partecipato il viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini, che ha risposto a ciascuna richiesta dei costruttori.

Primo: rimettere al centro delle norme la realizzazione dell’opera.

“Abbiamo messo mano al Codice degli appalti non soltanto perché c’è un input europeo, ma per due motivi: il primo è avere maggiori controlli, il secondo avere la certezza dell’opera quando nasce e quando finisce. Quindi l’input di Ance è condivisibile”.

Secondo: ridurre le stazioni appaltanti.

“Bisogna ridurle, non sappiano ancora quante siano. Ci sono numeri che oscillano tra le 30mila e le 36mila. Sì, vanno quindi ridotte. La riduzione significa: meno stazioni hai, più controlli puoi esercitare; e quindi maggiore correttezza”.

Terzo: revisione dei criteri di selezione delle aziende, e in particolare del sistema Soa.

“Abbiamo un sistema che è quello del Soa, molto contestato. Oscilliamo tra soggetti come il presidente dell’Anticorruzione Cantone che sostiene debba essere del tutto abolito e altri che ritengono che debba essere modificato. Però il tema c’è, e nella legge delega già se ne parla”.

E sull’iter della legge delega ora all’esame del Senato promette: “L’obiettivo è averla conclusa entro la fine dell’anno e credo che lo rispetteremo”.

Positiva la reazione alle parole del vice ministro da parte del presidente di Assimpredil Ance Claudio De Albertis. “E’ un impegno molto arduo, ci sono resistenze anche nel nostro stesso sistema, io penso però che si sia innestata la marcia giusta, e che ce la si possa fare. L’appuntamento è arrivare entro la fine dell’anno con la riforma attuata, sarebbe una gran cosa”.