Terrorismo, Alfano: nessun rischio concreto per l’Italia

L'informativa alla Camera. Critiche dall'opposizione

GEN 9, 2015 -

Roma (askanews) – In Italia non ci sono rischi concreti di attacchi terroristici ma resta alta l’attenzione delle forze dell’ordine soprattutto sugli obiettivi sensibili, a partire dal Vaticano e dalle ambasciate. Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha riferito alla Camera in un’informativa in seguito alla strage nelle sede del giornale Charlie Hebdo a Parigi.

“Non abbiamo segnali di rischio”, ha ribadito Alfano. Il titolare del Viminale si è soffermato anche sul fenomeno dei “foreign fighters” specificando che l’Italia ne è toccata ma in misura minore rispetto ad altri Paesi occidentali. “Mentre in Europa sono censiti 3000 combattenti in Italia risultano 53 persone coinvolte”, ha dichiarato.

Il ministro ha concluso l’informativa sottolineando che “resteremo vigili” e che aumenterà il coordinamento tra le forze dell’ordine a livello europeo. Critiche dai banchi dell’opposizione al termine del discorso di Alfano. Secondo esponenti della Lega il governo Renzi sarebbe “collaborazionista e perora la causa dei terroristi”. “Fino a quando Alfano sarà ministro non dormiremo sonni tranquilli”, ha commentato un deputato del Movimento Cinque Stelle.