Galilea cerca nuovi turisti, dalla barca di Gesù ai Kibbutz Hotel

Proposte diverse tra luoghi santi e relax

DIC 23, 2014 -

Roma, (askanews) – Dal museo dove è esposta quella che, per datazione ufficiale, potrebbe anche essere la barca usata da Gesù nelle acque del Lago di Tiberiade, alle spiagge di kibbutz dai nomi celebri, divenuti nel XXI secolo hotel a più stelle, resort di categoria e importanti stabilimenti balneari. O cambiando tema la cucina d’autore dello chef arabo-cristiano Yousef Hanna, proprietario di uno dei ristoranti di tendenza non solo in Israele, Magdalena.

E’ la nuova proposta turistica della Galilea, terra impregnata della storia cristiana e meta obbligata per i pellegrini di tutto il mondo: sempre meno europei, causa forse la crisi, più gruppi di fedeli in arrivo dai paesi emergenti, sudest asiatico e Africa in testa.

Tra le novità c’è innanzitutto il kibbutz di Nof Ginosar, fondato nel 1937 e protagonista della costituzione dello stesso stato d’Israele. Da un primo piccolo albergo costruito già nel 1964 si è passati oggi ad un vero complesso resort. I numeri che fornisce il general manager dell’hotel, e membro del Kibbutz, Roni Manor,parlano di 130.000 presenze turistiche nel 2013, con circa 6000 italiani.

L’ambizione è quella di crescere: a Nof Ginosar infatti è stato realizzato anche un centro museale e di conservazione di una imbarcazione da pesca e trasporto di 8 metri di lunghezza del I secolo dopo Cristo. Lo stesso identico tipo di barca che i vangeli raccontano essere stata di Simon Pietro e dei primi apostoli di Cafarnao. Trovata casualmente nel 1986, fu anche richiesta dal Vaticano per il Giubileo del 2000. Ma spostarla di migliaia di km era un’operazione troppo ardita, per un reperto archeologico che punta adesso ad assurgere al ruolo di Star nella mappa dei luoghi santi di Galilea.