Tensione e scontri a Milano a corteo studenti per lo sciopero

Lancio di oggetti petardi e cariche davanti al Pirellone

DIC 12, 2014 -

Milano, (askanews) – E’ finita in scontri con la polizia la manifestazione degli studenti che ha sfilato per le vie del centro di Milano nel giorno dello sciopero generale, che in città coincide con il 45esimo anniversario della strage di piazza Fontana. Al corteo, partito da largo Cairoli e lungo 7 chilometri hanno partecipato migliaia di studenti medi e universitari oltre ai giovani di diversi centri sociali, uniti per dire no alla riforma della scuola del governo Renzi e al Jobs Act. “Vogliono distruggere il diritto allo studio, e stiamo cercando di impedirglielo, vogliono distruggere il nostro futuro e renderlo precario, stiamo cercando di impedirglielo” dice uno studente.

I primi momenti di tensione si sono verificati dopo il passaggio vicino a piazza Duomo, dove in contemporanea si chiudeva il corteo dei sindacati Cgil e Uil: all’ingresso del consolato turco di via Larga sono stati lanciati petardi e fumogeni al grido di “Kurdistan libero”.

Poco dopo, all’imbocco di corso Monforte, al grido di “Diamo un calcio alla precarietà, diamo un calcio al governo Renzi” un gruppo di universitari ha preso a pallonate un cordone di carabinieri schierato per impedire al corteo di raggiungere la Prefettura.

Il culmine della tensione si è raggiunto alle spalle del Pirellone, sede della Regione Lombardia: qui un gruppo di studenti travestiti da Babbo Natale ha cercato di scavalcare la cancellata di ingresso, per consegnare al presidente Maroni dei “regali in cambio dei pacchi ricevuti”, scatenando una carica delle forze dell’ordine. I giovani, tra cui molti antagonisti dei centri sociali protetti con caschi e scudi di polistirolo hanno lanciato uova, bottiglie, sassi, fumogeni e petardi, e sono stati respinti con alcune cariche e il lancio di lacrimogeni.

Il corteo è quindi proseguito fino al termine di via Pirelli, dove gli studenti hanno tenuto un’assemblea in strada.