Poletti: ascoltiamo la piazza ma impegnati ad attuare riforme

"Non possiamo permetterci colpo di freno"

DIC 12, 2014 -

Bruxelles, (askanews) – Il governo ha il dovere di ascoltare la piazza, dopo lo sciopero generale, ed “è previsto” un dialogo con i sindacati sui decreti attuativi della legge sul lavoro, ma l’Italia non può permettersi “un colpo di freno” sulle riforme. Lo ha detto a Bruxelles il ministro del Lavoro, Giuliani Poletti.

“E’ noto – ha detto il ministro – che il governo e le organizzazioni sindacali hanno opinioni diverse: noi pensiamo che la legge sul mercato del lavoro e la Legge di stabilità siano due passi importanti per far uscire l’Italia dalla situazione difficile in cui si trova. E siamo determinati a realizzare le riforme, ma questo – ha precisato – non ci impedisce di vedere che un numero importante di cittadini ha aderito a questo sciopero e quindi ha volute mandarci un messaggio. E’ doveroso ascoltarlo e riflettere su quello che i cittadini hanno voluto dire al governo italiano”.

“Sappiamo anche che nella storia di questo paese troppo spesso è accaduto che il percorso delle riforme si è interrotto. Ascoltiamo quello che la piazza ci dice ma restiamo fermamente intenzionati a procedere sul versante della concreta attuazione delle riforme; l’Italia non si può permettere un colpo di freno, e oggi ce lo chiedono gli europei: dobbiamo essere coerenti con gli impegni presi”.