Piazza Fontana 45 anni dopo, una strage e i suoi misteri

L'Italia della strategia della tensione e le ferite di Milano

DIC 12, 2014 -

Milano (Askanews) – 12 dicembre 1969, Milano. Una bomba esplode, alle 16.37 nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana. Diciassette persone morte e 88 ferite. Una strage che inaugurò il periodo più buio della storia della Repubblica italiana, contrassegnato dalla strategia della tensione e sfociato negli Anni di piombo. Un evento che è diventato anche simbolo dei molti, forse troppi, misteri del nostro Paese e che ha ispirato, nella sua drammaticità, il cinema e l’arte, che si sono presi la reponsabilità di provare a dare quelle risposte che la verità ufficiale ha faticato a raggiungere. Nel 2005 la Cassazione ha stabilito le responsabilità degli estremisti di destra di Ordine nuovo, peraltro assolti da un altro tribunale.

Quarantacinque anni dopo Milano sente ancora bruciare la ferita di quell’attentato, che ha segnato la storia e le coscienze di almeno tre generazioni di italiani.