Expo 2015, i Lions in campo: accoglienza, cultura, solidarietà

L'impegno dei Club italiani alla Cascina Triulza

DIC 12, 2014 -

Milano (askanews) – Dall’accoglienza agli aeroporti di Malpensa e Linate all’assistenza dei visitatori all’interno del sito espositivo; ma anche eventi culturali, convegni e dimostrazioni delle attività umanitarie svolte in Italia e nel mondo. Sono solo alcuni degli impegni che i Lions Club italiani si stanno assumendo in vista dell’Expo 2015. Si tratta di un lavoro di sostegno che si basa su di una profonda volontà di partecipare, costruita nei club e nelle comunità di riferimento, da almeno un anno. Ecco come la spiega

Cesara Pasini, governatore Lions del distretto 108IB4 e responsabile del progetto di partecipazione di Lions Club international a Expo 2015, durante un incontro di presentazione svoltosi all’Expo Gate.

“Lions Club International è impegnato a livello nazionale per sviluppare il tema “Nutrire il pianeta-Energia per la vita”. Lo ha scelto come tema di studio nazionale per l’anno lionistico 2014-15 e questo vuol dire che tutti i distretti italiani stanno sviluppando il tema expo declinadolo secondo 8 aree tematiche: lotta alla fame e alla sete, qualità e sicurezza alimentare, educazione alimentare, sani stili di vita, le tradizioni, lotta agli sprechi, innovazione, e tutela e salvaguardia di tradizioni e ambiente. Ecco tutti questi argomenti i Lions li stanno approfondendo e studiando, organizzando seminari e convegni in tutta Italia che si concluderanno in un grande evento di avvicinamento finale che si terrà l’11 di aprile a Milano”.

Durante il semestre di Expo i Lions prevedono una mobilitazione di almeno 500 volontari. Ma non solo: sono già 30mila i Lions italiani che hanno confermato la visita a Expo 2015 e un flusso altrettanto significativo è previsto in arrivo dall’estero per la partecipazione, tra l’altro, ad un fitto programma di attività.

“Durante il semestre di Expo saremo presenti nel sito espositivo, abbiamo uno spazio nel padigione della società civile, la Cascina Triulza, dove saremo presenti. E ci alterneremo settimana per settimana ciascun dstretto italiano sarà presente con i suoi contenuti. Ma ciò che ci qualifica come civil society participant è il programma culturale di eventi che faremo nel semestre. Trenta eventi, trenta giorni alcuni dei quali si svolgeranno a Cascina Triulza, altri negli spazi espositivi disponibili in Expo. E li porteremo le nostre esperienze umanitarie, organizzeremo dei seminari, delle dimostrazioni e presentazioni dei nostri services sul tema. Con un coinvolgimento a carattere nazionale e internazionale”.