Ragusa, preside scuola Loris: “Mai usate fascette in classe”

Compatibili che quella usata per strangolare il bambino

DIC 5, 2014 -

Santa Croce Camerina, (askanews) – Nel giallo della morte di Andrea Loris Stival entra un mazzo di fascette da elettricista. Il piccolo è stato strangolato con un laccio di plastica e proprio questa fascetta, secondo i primi esami della Scientifica, sarebbe compatibile con quella che la mamma del bambino ha consegnato nel pomeriggio di lunedì scorso, assieme ad altro materiale scolastico che apparteneva al piccolo, alle sue due maestre.

La preside dell’istituto “Falcone e Borsellino” Giovanna Campo nega che sia stato materiale rischiesto dalla scuola.

“Non è possibile questo. Quelle fascette, le insegnanti non le hanno mai richieste. Anche se si fanno esperimenti scienfiici in classe, non si usano mai materiali di questo tipo. E’ impossibile che un insegnante chieda oggetti del genere. La madre, quando le insegnanti sono andate a farle visita per mostrare vicinanza, le ha consegnate per farle vedere.

La maestra che le ha ricevute però ha subito dato il materiale agli investigatori poiché non è mai appartenuto alla scuola.

La madre ha messo a disposizione degli investigatori il rilevatore Gps dell’auto che potrebbe consentire di verificare i suoi spostamenti la mattina in cui il bambino è scomparso.