Barbagallo: sciopero confermato. Renzi autoritario, abbassi toni

Sull'unità sindacale "ci conto". Sull'Ilva: 'E' strategica'

DIC 2, 2014 -

Roma, (askanews) – Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, conferma lo sciopero del 12 dicembre, proclamato insieme con la Cgil, attacca il Governo e il premier Matteo Renzi, sollecita nuovamente un confronto vero con Palazzo Chigi per affrontare tutti insieme i nodi che frenano crescita e sviluppo, e invita il presidente del consiglio a dialogare con i corpi intermedi per non creare tensioni sociali di cui il Paese non ha bisogno.

In una videointervista ad Askanews, Barbagallo ha sottolineato che “gli ultimi tre governi hanno accumulato tanti problemi, rimasti insoluti, e per questo abbiamo dichiarato uno sciopero generale”. Lo sciopero potrebbe essere evitato, ha ricordato il leader della Uil, in presenza di risposte da parte del Governo, che per il momento non ci sono. “Renzi? – ha detto – banalmente è rimasto tale e quale”.

La Cisl non ha aderito alla protesta di Cgil e Uil, ma sulla ripresa del filo unitario “ci conto sempre – ha proseguito Barbagallo – al Governo vorrei far capire che deve confrontarsi con i corpi intermedi e a Renzi dico di abbassare i toni, perchè tenendoli alti si creano condizioni di violenza e il Paese non può permetterselo. Finora il premier mi è sembrato più autoritario che autorevole”.

Sull’Ilva ha aggiunto che “ci sono attività strategiche che bisogna mantenere a qualsiasi costo” e che rispetto a Cgil e Cisl, guidate da due donne, “non mi sento in minoranza o in particolare difficoltà”.