Intesa Sanpaolo-Confindustria: 1,9 mld per imprese Triveneto

Per incoraggiarne dinamismo, internazionalizzazione e crescita

DIC 2, 2014 -

Treviso, (askanews) – Ridare fiducia, incoraggiare il dinamismo delle imprese e stimolare la crescita è questo l’obiettivo dell’accordo presentato a Treviso da Intesa Sanpaolo con Cassa di Risparmio del Veneto e Piccola Industria di Confindustria con Unindustria Treviso per investire sulla crescita dell’imprenditoria locale, con un focus su internazionalizzazione e innovazione. La Direzione Regionale Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige di Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle piccole e medie imprese trivenete 1,9 miliardi di nuove risorse come spiega il direttore Renzo Simonato.

“Al di là degli strumenti finanziari, conta molto la consulenza che possiamo dare. Abbiamo 80 specialisti esteri ubicati nelle nostre 32 filiali imprese sul territorio del triveneto che possono dare consulenza alle imprese e questo è il valore aggiunto del nostro lavoro”.

Per Alberto Baban presidente Piccola Industria Confindustria il triveneto è un territorio che si è già ripensato e ha già visto che la competititività passa attraverso la conquista di nuovi mercati, mentre il mercato interno è ancora in difficoltà.

“Questo è rappresentato sicuramente dal nord est, che è un esempio che bisogna rapportare alle altre regioni che non stanno crescendo perchè non sono forti nell’ambito della correlazione con i mercati che comprano”.

Lo studio presentato da Intesa Sanpaolo ha evidenziato come le imprese del Veneto e del Friuli VG siano tra le principali esportatrici del Paese, con un rapporto export/Pil rispettivamente del 38% e 35% contro una media nazionale del 26%. Ma si può fare ancora di più come spiega Maria Cristina Piovesana Presidente di Unindustria Treviso.

“Unindustria Treviso sta facendo moltissimo per quanto riguarda l’internazionalizzazione facendo corsi formativi per gli imprenditori, facendo delle missioni all’estero e stimolando una apertura delle imprese verso i mercati internazionali”.