Da 2000 a 2012 869 indagati per mafia a Milano: 74% ‘ndrangheta

Quelli contro Cosa nostra sono appena l'8%

OTT 28, 2014 -

Milano (askanews) – Dal 2000 al 2012 sono stati 869 le persone indagate nell’ambito dei 64 procedimenti penali aperti presso la Procura di Milano per il reato di associazione mafiosa (compresa quella straniera). I reati più contestati, oltre a quello di associazione mafiosa, sono il traffico di droga (462), ricettazione e riciclaggio (341), detenzione e porto d’armi (224), estorsione (106), omicidi e reati contro la persona (88) e l’usura (72). Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca “Espansione della criminalità organizzata nell’attività di impresa al nord”, promossa e presentata alla Camera di commercio di Milano.

Il 74% dei procedimenti penali avviati alla Procura di Milano nei 12 anni presi in esame riguarda la ‘ndrangheta, mentre quelli contro Cosa nostra sono appena l’8%, seguita dalla Sacra corona unita e da associazioni criminali stranieri. In un caso su otto le associazioni mafiose coinvolte hanno invece fatto rete associandosi tra di loro. La ricerca ha messo in luce che 322 indagati sono stati condannati in primo grado nel 71% dei casi: si tratta per il 60% di “imprenditori mafiosi” e per il 10% di imprenditori collusi. Il settore imprenditoriale più infiltrato dalle mafie è quello legato all’edilizia, seguito da quello dei locali.

Parlando a margine del convegno nel corso del quale è stata presentata la ricerca, la presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro ha sottolineato che “nessun fenomeno criminale può essere sconfitto se non c’è coscienza da parte di cittadini, imprenditori e di tutti coloro che vengono toccati anche marginalmente da questi fenomeni, che ognuno deve fare la sua parte”

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“Sono sempre convinta che l’isolamento nel corpo sociale di coloro che vanno contro le regole, è il fondamento di una battaglia che può essere vinta”.