Ucraina, Mucchetti: sanzioni? Meglio che Eni esca da Southstream

Il senatore del Pd al terzo Forum Eurasiatico di Verona

OTT 24, 2014 -

Verona (askaews) – Le sanzioni non sono il modo migliore per esercitare pressioni sulla Russia e risolvere la crisi in Ucraina. Ne è convinto il senatore del Pd, Massimo Mucchetti presidente della decima Commissione del Senato Industria, Turismo e Commercio. “Più che morire sulle sanzioni – ha detto a margine del terzo Forum Eurasiatico di Verona – l’Italia dovrebbe rivedere gli interessi in altri progetti, come Southstream, il nuovo gasdotto che dovrebbe portare il gas in Europa, aggirando l’Ucraina”.

“L’Eni – ha detto – deve mettere due o tre miliardi a partire dall’anno prossimo e potrebbe, secondo gli accordi, non metterli uscendo da questa società che è in fieri. Io credo che farebbe bene a uscire perché quella iniziativa, nata nel 2007, allora aveva un senso oggi ne ha molto meno”.

Una decisione che secondo Mucchetti non avrebbe conseguenze negative sul ruolo di Saipem, costruttore del gasdotto.

“Saipem avrà comunque la sua commessa – ha concluso Mucchetti – per due ragioni: primo perché per fare quel lavoro la Saipem è di gran lunga la migliore azienda al mondo, se non l’unica che è capace di posare i tubi a quelle profondità. Secondo perché il contratto che Saipem ha è garantito da penali assai significative”.

La Gazprom – ha ribadito ancora – invece di avere il 50 per cento, andasse pure al 70. La costruzione del gasdotto avviene ugualmente ma non con i soldi dell’Eni .