Milano (Askanews) – Il commercio elettronico corre, i negozi tradizionali inseguono. Continua la crescita dell’eCommerce in Italia che nel 2014 ha registrato un aumento del 17% a 13,3 miliardi di euro, riconducibile per il 70% a prodotti e per il 30% a servizi e ora pesa per il 3,5% delle vendite totali retail. Sempre più protagonisti nel processo di acquisto i device mobili con le vendite via smartphone che hanno messo a segno un incremento del 100% superando gli 1,2 miliardi di euro, pari al 9% dell’eCommerce complessivo che sale al 20% includendo i tablet. Questi i dati principali presentati dall’Osservatorio eCommerce promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm. Nonostante i tassi di crescita l’eCommerce in Italia però è ancora un passo indietro rispetto ai competitor europei, come ha spiegato Alessandro Perego responsabile scientifico dell’Osservatorio. “Noi pensiamo che ci sia ancora uno spazio significativo di crescita. Negli altri mercati occidentali come Stati Uniti e Inghilterra il peso, vicino al 35%, di questi canali potrà arrivare anche intorno al 50%. Quindi crescerà ancora, poi chiaramente ci sarà un punto di arrivo”.
Fra i settori a fare la parte del leone, il turismo che pesa per quasi il 40% del totale, seguito da abbigliamento e informatica e elettronica. In evidenza l’editoria il cui peso in un anno è passato dal 4 al 7% del totale e settori come Food&Wine cresciuto del 30% a 200 milioni di euro e i prodotti freschi che sono aumentati del 18% a 160 milioni. Bene anche l’export che ha messo a segno un +24% a 2,5 mld di euro. Gli acquirenti ecommerce abituali in Italia sono circa 10 milioni e generano il 90% circa del valore dell’eCommerce, con una spesa media di 1000 euro l’anno.