Istat: crisi piega le famiglie, giù redditi e potere d’acquisto

Nonostante bonus di 80 euro. Recessione più lunga da anni '70

OTT 15, 2014 -

Roma (askanews) – La crisi economica continua a colpire duramente le famiglie, con i redditi in calo e il potere d’acquisto in contrazione. Nel secondo trimestre dell’anno, secondo l’Istat, il reddito disponibile delle famiglie è diminuito rispetto a tre mesi prima dell’1,4%. E se si considera l’andamento dei prezzi, con un’inflazione azzerata, anche il potere d’acquisto è sceso dell’1,4%. Un andamento negativo nonostante il bonus di 80 euro, nelle buste paga dei lavoratori da maggio.

Uno scenario sempre più preoccupante, nel giorno in cui il governo approva la legge di stabilità, con l’obiettivo prioritario di favorire la ripresa. L’economia italiana infatti non cresce dalla metà del 2011, una recessione ormai triennale che è la più lunga dagli anni settanta. E per le famiglie, che non vedono un miglioramento delle prospettive, va male anche la propensione al risparmio, pari nel secondo trimestre all’8,3%. Il tasso d’investimento invece è stabile, mentre l’unica nota positiva arriva dalla spesa per consumi, aumentata leggermente dello 0,2%.