Trattativa stato-mafia, no Riina e Mancino a udienza Napolitano

Corte Assise Palermo respinge richiesta degli imputati

OTT 9, 2014 -

Palermo (askanews) – La Corte d’Assise di Palermo dice no ai boss mafiosi Totò Riina e Leoluca Bagarella e all’ex presidente del Senato Nicola Mancino: non parteciperanno all’udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia in cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà ascoltato come teste. I giudici hanno dunque respinto la richiesta avanzata dagli imputati del processo sulla trattativa, che chiedevano di assistere alla deposizione del Capo dello Stato: richiesta alla quale la Procura di Palermo non si era opposta.

L’ordinanza della Corte d’Assise, presieduta dal giudice Alfredo Montalto, spiega i motivi della decisione, legati “al profilo di carattere generale e di natura costituzionale connesso all’immunità riconosciuta” al Quirinale, “che impedisce ad esempio anche l’accesso alle forze dell’ordine”: la conseguenza è che “non sarebbe possibile né coordinare l’accompagnamento di un detenuto con la scorta, né assicurare l’ordine come avviene durante le udienze nelle aule a ciò preposte”. Inoltre per gli imputati per i quali è già esclusa la presenza fisica in udienza anche nelle aule di giustizia ordinaria, quali Riina e Bagarella, la previsione rende ancora più evidentemente incompatibile la presenza degli stessi nella sede del Quirinale. Nè in assenza di norme specifiche, potrebbe farsi ricorso alla partecipazione a distanza, poiché questa è prevista solo per le attività svolte nelle aule d’udienza”.

L’audizione del capo dello Stato avverrà il prossimo 28 ottobre al Quirinale: oltre alla Corte, saranno presenti solo i magistrati e gli avvocati.