Squinzi a Renzi: avanti su articolo 18, no al Tfr in busta paga

Presidente Confindustria da Napoli lancia 10 progetti per Italia

OTT 4, 2014 -

Napoli, (askanews) – Una sede di confronto per guardarsi in faccia e decidere insieme i grandi progetti per rilanciare l’Italia: è la richiesta del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che dal meeting della Piccola industria a Napoli lancia la sfida al governo Renzi, proponendo 10 progetti per sviluppo e crescita. Il tempo a disposizione è pochissimo, per le imprese agire è urgente e necessario. Squinzi allora esorta il governo ad andare avanti sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

“Se si decide di cambiare, come i tempi e la crisi ci sollecitano, facciamolo davvero, senza mediazioni che tolgano coraggio e senso al provvedimento. La strada dell’indennizzo è quella giusta ma non regaliamo l’ultimo miglio alla paura” dice Squinzi.

Il presidente di Confindustria boccia senza appello l’ipotesi di mettere il Tfr in busta paga per rilanciare i consumi: un’idea che avvantaggerebbe solo il fisco, mettendo in ginocchio le aziende. “L’unica cosa che abbiamo compreso è che l’ipotesi sul Tfr fa sparire con un solo colpo di penna 10-12 miliardi per le piccole imprese. Se questa è la strada che si intende seguire abbiamo già la risposta, molto semplice e oggi: no”.

Nell’invocare riforme radicali per far cambiare passo al Paese, Squinzi si toglie qualche sassolino dalla scarpa. “Io vorrei che per un giorno chi parla di noi come padroni a caccia di ogni mezzo per rendere il lavoratore sempre più debole e senza protezioni facesse un breve corso di formazione nelle nostre fabbriche, quelle vere che gareggiano sul mercato globale”.