Crisi, la Bce e l’Europa fra rigore e flessibilità

Draghi: pronti ad altre misure. Renzi: rispettiamo Parigi

OTT 2, 2014 -

Napoli, (askanews) – A Napoli, fuori del palazzo, i manifestanti dei Block Bce, studenti, precari, disoccupati riuniti per contestare il governo e le politiche di austerità e il summit della Banca centrale europea nel capoluogo campano.

Per i governatori delle banche centrali europee e per Mario Draghi, la via è stretta fra il rigore predicato dalla Germania, e una maggiore flessibilità per stimolare la crescita. “Capiamo le ragioni di chi protesta”, ha detto Draghi “ma le accuse alla Bce sono sbagliate: le difficoltà economiche in particolare in aree come Napoli non sono colpa della politica monetaria.

Il governatore ha ribadito che la Bce è pronta a nuove misure contro il rischio di bassa inflazione.

In Europa lo scontro si gioca attorno ai famosi parametri del sano bilancio,

fra cui il deficit pubblico al 3% del prodotto interno lordo. Un obbiettivo che la Francia ha ufficialmente rimandato al 2017.

“Vogliamo un bilancio stabile ma rifiutiamo l’austerità”, ha detto il ministro delle Finanze Michel Sapin.

Immediata la reazione della Germania di Angela Merkel. Ma con la Francia si schierano in tanti, anche l’Italia: da Londra, Matteo Renzi ha puntato il dito contro Berlino: “Noi rispettiamo il 3% ma rispettiamo anche le decisioni di un paese libero e amico come la Francia e credo che nessuno abbia il diritto di trattare altri paesi con lo stile con cui si trattano gli studenti”.