La Società geografica italiana per Expo: mix di sapori e paesaggi

Dodici conferenze, dodici prodotti tipici del territorio Italia

SET 26, 2014 -

Roma, (askanews) – Paesaggi e sapori: un connubio importante e non scontato, utile per raccontare e comprendere i prodotti della ‘terra’ Italia inserendoli nel contesti paesaggistico-culturali. Expo 2015 offre la possibilità di riflettere su cibo anche da questa prospettiva con la proposta di dodici conferenze con esperti e studiosi, due al mese, per l’intero periodo dell’Esposizione universale. L’idea è del presidente della Società geografica italiana, dottor Sergio Conti, che illustra l’iniziativa.”Rappresento la società geografica italiana, una delle più antiche istituzioni culturali del Paese. Sorta nel 1867, ha un ricco patrimonio archivistico e bibliografico ma soprattutto ha teso negli ultimi lustri a interagire maggiormente con le politiche. Siamo specializzati soprattutto nella valorizzazione dei beni paesaggistici e culturali, e siamo stati coinvolti in Expo perchè si trattava di mettere in relazione il prodotto italiano della terra con la cultura stessa di questi prodotti. Contestualizzeremo questi prodotti nei paesaggi, ricostruendo l’evoluzione di questi stessi paesaggi, attraverso fotografie storiche, cartoline, per mettere in luce come l’attività del coltivare ha voluto dire interazione con l’ambiente stesso”.Una sorta dunque di viaggio seguendo un itinerario raccontato da dodici prodotti di altrettante terre, espressione delle diversità e delle bellezze italiane, da Nord a Sud:”Abbiamo interagito con esperti. Presenteremo dodici prodotti: parmigiano reggiano, olio d’oliva, Nutella, mozzarella di bufala, acqua minerale, gelato, pizza, gli agrumi, il caffè espresso, lo spumante, la pasta, il formaggio pecorino. Per ognuno di questi prodotti organizzeremo delle conferenze in lingua inglese, parteciperanno studiosi e produttori che racconteranno la loro storia”.Expo 2015 offrirà dunque l’occasione di parlare del made-in-Italy in un contesto dove sono attesi milioni di persone da tutto il mondo. “La globalizzazione è crescente. Se vogliamo essere competitivi a livello globale è molto importante valorizzare le proprie specificità, cioè saper fare ciò che gli altri non sanno fare. Purtroppo l’Italia non si trova a buon livello da un punto di vista tecnologico, ma da un punto di vista patrimoniale e del coltivare può dare lezioni a molti”. “L’aver cura della terra è fondamentale e significa modernizzare ovviamente le culture, mantenendo le tradizioni che abbiamo. E questo ha un grosso significato anche dal punto di vista dello sviluppo sostenibile”.Sviluppo sotenibile e corretta alimentazione: due principi sui quale il presidente Conti è convinto che l’Italia abbia molta voce in capitolo: “Sta crescendo vistosamente nel mondo per prodotti di qualità. Sappiamo che anche da un punto di vista ambientale. Abbiamo l’effetto serra conseguente ai bovini. La valorizzazione dei nostri prodotti per nutrire decentemente il Pianeta e anche per valorizzare il nostro Paese”.