Un corso per i medici per riconoscere gli abusi su minori

Percorso di perfezionamento per medici di base e pediatri

SET 24, 2014 -

Milano, 24 set. (askanews) – Un corso per imparare a riconoscere con il massimo anticipo possibile i segni di maltrattamento e abuso sessuale sui bambini – destinato soprattutto a medici di base e pediatri- è stato istituito dall’Università Statale di Milano.Carlo Rossi presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Milano: “E’ un corso assolutamente pratico, ha un taglio molto vivo, ed è dedicato a quei medici che vedono in prima persona le eventuali violenze subite dai bambini. Quindi medici di famiglia, medici di pronto soccorso, pediatri: ovvero quei medici che esercitando in maniera attiva la professione possono essere in prima linea a contatto con questi problemi.Ovviamente i medici hanno già una preparazione di base, però non c’è nulla fino ad oggi di specifico su questa materia”.Un’indagine presentata nel 2013 da Terre des Hommes aveva messo in evidenza che il 66% dei medici di base e pediatri di Milano aveva sospettato di essersi trovato di fronte a situazioni di maltrattamento o di abuso, ma solo il 51% lo aveva segnalato alle autorità.Tra i motivi addotti dai medici per la mancata segnalazione il non avere elementi di sospetto sufficientemente fondati, il non saper a chi segnalarlo e come segnalarlo, e il timore delle conseguenze di tale azione sul contesto familiare.Ecco quindi la nascita del corso riservato, per questa prima edizione, a 60 laureati in Medicina e chirurgia.A dare vita alle lezioni vari specialisti più frequentemente coinvolti in casi di sospetto di abuso e maltrattamento: medici legali, pediatri, ginecologi, ematologi, oculisti e neuropsichiatri infantili. Saranno inoltre approfonditi molteplici aspetti di diagnostica strumentale.Gianluca Vago rettore dell’Università Statale di Milano: “E’ la prima volta che questo insieme di materie vengono riconosciute in un percorso unico, omogeneo e coerente. Sono argomenti che vengono trattati in maniera frammentaria nei singoli corsi e quello che abbiamo voluto fare è dare organicità a questa materia effettivamente un po’ trascurata nei meccanismi di formazione tradizionale”.