Genova, forze sicurezza in piazza: doniamo sangue contro tagli

Protesta di polizia, forestali e pompieri contro governo

SET 23, 2014 -

Genova, (askanews) – Poliziotti, agenti penitenziari, corpo Forestale dello Stato e vigili del fuoco scendono in piazza uniti per il primo sciopero del genere nella storia della Repubblica. Al governo chiedono certezze sullo sblocco degli stipendi e una riforma dell’apparato della sicurezza che razionalizzi le 7 forze di polizia. A Genova la protesta, indetta dai sindacati Sap, Sappe, Sapaf e Conapo, si è svolta con una serie di assemblee sindacali in uffici e caserme. Salvatore Marino, segretario ligure del Sap, spiega le difficoltà che hanno scatenato la mobilitazione: “Abbiamo degli stipendi da fame, i colleghi devono vivere con 1.300 euro e nelle città è insostenibile. Blocco di aumenti su assegni di funzione e avanzamenti. Blocco totale del contratto dal 2009. Dal punto di vista organizzativo gli strumenti che non ci danno”.Durante l’astensione dal lavoro di 3 ore i lavoratori si sono radunati sotto la questura e si sono sottoposti al prelievo del sangue nel centro mobile di raccolta allestito dalla Fidas, Federazione italiana associazioni donatori di sangue. Carlo Cappanera è il segretario genovese del Sapaf. “A questo punto credo sia un’unica cosa che possiamo fare, in tasca non abbiamo più un centesimo”.La protesta non è legata solo a rivendicazioni salariali e alle sempre più difficili condizioni di lavoro: senza una seria riforma, dicono i sindacati autonomi di polizia, ci sarà anche meno sicurezza per i cittadini. “Ormai la situazione è insostenibile, lo Stato pensa sempre a tagliare e mai a investire: per noi la sicurezza è un investimento per il cittadino”.