Napoli, non si ferma all’alt, 17enne ucciso dai carabinieri

Rivolta di amici e parenti della vittima, distrutte le volanti

SET 5, 2014 -

Napoli (askanews) – Si chiamava Davide Bifolco e avrebbe compiuto 17 anni il 29 settembre, ma la sua vita è finita su questa strada al confine con il rione Traiano, a Napoli. Era in motorino insieme con altri due giovani, entrambi pregiudicati. Non si sono fermati all’alt dei carabinieri. Ne è nato un inseguimento e quando i ragazzi sono stati finalmente bloccati dai militari, in via Cinthia, Davide è stato colpito da un colpo di pistola partito, forse accidentalmente, dall’arma di uno dei carabinieri. Il giovane è stato immediatamente soccorso e portato al vicino ospedale San Paolo, ma non c’è stato nulla da fare, è deceduto per la gravità della ferita riportata.Appena si è diffusa la notizia, per strada e davanti all’ospedale si è scatenata la rivolta di amici e parenti della vittima che hanno sfogato la loro rabbia contro le auto delle forze dell’ordine, distruggendone completamente una e danneggiandone altre. Addolorati ma anche preoccupati i cittadini del rione.Davide era incensurato, non così i due amici con cui era in sella al ciclomotore. Uno, fermato dai carabinieri, si chiama Salvatore Triunfo, 18 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio e danneggiamento. L’altro, riuscito a fuggire a piedi dopo il rocambolesco inseguimento, è un pregiudicato 23enne, latitante dal febbraio 2014 dopo essere evaso dai domiciliari ai quali era stato condannato anch’egli per reati contro il patrimonio.In via Cinthia, inoltre, poco lontano dal luogo dove Davide è stato ferito a morte, è stata rinvenuta una pistola giocattolo, priva del tappo rosso.