Fast-food, nuovo sciopero dei lavoratori Usa per aumento salari

Chiedono almeno 15 dollari all'ora; proteste in oltre 100 città

SET 2, 2014 -

New York, (askanews) – Scioperi in oltre 100 città americane e una “disobbedienza civile non violenta” per chiedere l’aumento del salario minimo da 7,25 a 15 dollari all’ora: è la nuova protesta indetta dalla Commissione nazionale dei lavoratori dei fast-food negli Stati Uniti, che da due anni è sul piede di guerra.Anche il presidente Barack Obama ha sostenuto la causa dei lavoratori e ha più volte chiesto al Congresso di aumentare il salario minimo federale a 10,10 dollari. In un discorso pronunciato per il Labor Day, a Milwaukee, ha ricordato la necessità di “un salario equo” e di “dignità” per tutti i lavoratori, sottolineando l’importanza dei sindacati: “Voglio un’economia in cui il lavoro duro paghi, con salari e redditi più alti e compensi equi per le donne, e flessibilità per i genitori, un’assistenza sanitaria alla portata di tutti e pensioni decenti”. Molte catene di fast-food e gli operatori in franchising hanno più volte dichiarato che la paga di 15 dollari all’ora è irrealistica e spazzerebbe via i profitti di molti ristoranti. Già lo scorso maggio si è tenuto un grande sciopero in 150 città in tutti gli Stati Uniti, che ha costretto decine di ristoranti a chiudere per diverse ore.