Droga e prostituzione nel calcolo del pil, consumatori divisi

Federconsumatori e Adusbef interdetti, Codacons: misura giusta

AGO 25, 2014 -

Roma, (askanews) – Consumatori divisi sul ricalcolo del pil che potrebbe comprendere anche alcune attività illegali. Federconsumatori e Adusbef decisamente contrari mentre il Codacons promuove a pieni voti l’inserimento di voci come droga, prostituzione e contrabbando nel calcolo del prodotto interno lordo.”Rimaniamo interdetti di fronte al fatto che l’Eurostatabbia deciso, e che noi eseguiremo, di annoverare attivitàcriminali tra quelle che contribuiscono alcalcolo del PIL, diconoRosario Trefiletti ed Elio Lannutti, rispettivamentepresidenti di Federconsumatori e Adusbef. Per i quali è “Una trovata di cattivo gusto, che eleva leattività illegali in mano, il più delle volte alle mafie,al rango di produttrici di ricchezza nazionale”,Per il presidente del Codacons Carlo Rienzi invece, “si tratta di una misura giusta da tempo richiesta dall’Europa e dalla comunità internazionale. finalmente il dato dell Pil sarà pienamente attinente alla realtà dell’economia italiana, e sarà superata quella ritrosia ipocrita di chi finge che voci come droga e prostituzione non esistano nel nostro paese”.