Confartigianato: fisco semplificato per le piccole imprese

Fumagalli chiede anche il taglio deciso della spesa pubblica

LUG 28, 2014 -

Roma (askanews) – Forte riduzione della spesa pubblica e una riforma fiscale che garantisca un trattamento semplificato e la determinazione del reddito per cassa per le piccole imprese con fatturato fino a 30-40 mila euro: sono le richieste delle piccole imprese al Governo in questa videointervista a TMNews di Cesare Fumagalli, segretario generale della Confartigianato, la confederazione che ha in questo semestre la guida di Rete Imprese Italia. “Se non spingiamo sulla riduzione della spesa pubblica – dice Fumagalli – diventano poco praticabili le politiche che cercano di rimettere in moto la crescita dell’economia. Il quadro europeo è un quadro di economie non brillanti e noi ne facciamo molto più parte di quanto a volte pensiamo. Ci sono politiche che vengono lambite, sfiorate, aggirate, ma ancora non affrontare con la necessaria decisione, a cominciare dalla riforma del fisco che ha una parte relativa alla semplificazione, una sulla riduzione del carico fiscale, e una sugli adempimenti tributari, che finiscono per essere deprimenti soprattutto per chi ha una piccola organizzazione aziendale”. Sulle richieste in vista della delega fiscale che impegnerà il Governo nei prossimi mesi, Fumagalli specifica: “La riforma dei regimi fiscali, che attendiamo da molti anni, è contenuta nella delega fiscale. Ci attendiamo che venga approvata rapidamente e possa fare una cosa fondamentale: dare alle imprese in contabilità semplificata la possibilità della determinazione del reddito per cassa. Non è difficile: occorre consentire alle imprese di parificare il momento dell’incasso con quello della formazione del reddito, prevedendo una prima fascia fino ai 30-40 mila euro di ricavi annui per i quali fare un regime davvero semplificato, con poca carta e con una deerminazione del reddito non analitica. Sono due aspetti, semplificazione e determinazione del reddito per cassa, che potrebbero avere subito un impatto positivo”. Se venissero adottate queste riforme, la piccole imprese potrebbero dare un contributo alla ripresa dell’occupazione, soprattutto giovanile? “Se si toglie un sasso da sopra la testa – risponde Fumagalli – si fa un passo avanti, anche se per assumere non basta lil decisore pubblico, ci vuole anche la determinazione dei mercati. Certo, togliere questi macigni potrebbe spingere le imprese, alla prima necessità di mercato, a fare entrare con meno paura nuovi occupati nel mercato del lavoro”.