Milano (askanews) – Tasse in aumento, valore commerciale in discesa: è la tenaglia che sta stritolando chi ha investito sul mattone e anche – o meglio – soprattutto chi ha puntato con sacrificio sulla casa come primo obiettivo familiare. Negli ultimi 5 anni infatti le tasse sulla case sono raddoppiate, mentre il valore medio degli immobili è calato di oltre il 15 per cento.L’ufficio studi dalla Cgia di Mestre ha analizzato i dati medi del mercato immobilare italiano e ha messo in evidenza la forza di questa tenaglia. Tra il 2010 e il 2014 per una abitazione di tipo civile, (categoria catastale A2 per intenderci) le tasse pagate dai proprietari sono passate da 300 a 611 euro, mentre il valore di mercato è sceso dai circa 200 mila euro a 170 mila.Per un’abitazione di tipo economico (categoria catastale A3), invece, la contrazione media del valore è stata da quasi 174.500 a poco più di 148.300 euro, mentre il peso fiscale è aumentato da 264 a 495 euro.Se si conta inoltre che nel periodo l’inflazione è aumentata complessivamente di circa il 7 per cento è difficile smentire chi lamenta la reale riduzione della ricchezza degli italiani, anche se proprietari di una abitazione.