Aboca: investire in cultura come elemento fondativo della ricerca

Azienda agricola da 90 milioni e un museo delle piante medicinali

LUG 4, 2014 -

Trento (askanews) – Investire in cultura come strumento fondativo di ricerca e innovazione sui proprio prodotto. E’ la scelta fatta da Aboca, azienda agricola produttrice di prodotti a base di complessi molecolari naturali, prodotti fitoterapici, e piante medicinali.Massimo Mercati, amministratore delegato di Aboca. “L’importanza della cultura nasce dall’esigenza di riscoprire attraverso lo studio della storia dell’utilizzo delle piante medicinali, millenni di utilizzo e tradizione che sono perdute. Noi abbiamo dedicato un itero museo a San Sepolcro, e quindi l’investimento in cultura diventa investimento in ricerca”.Da tre Anni Aboca ha portato in Trentino il festival “A seminar la buona pianta” che raccoglie tra Trento, Rovereto, e tra i boschi della Provincia artisti, e semplice persone per interrogarsi sul rapporto con la natura. L’edizione di quest’anno è stata aperta con un incontro con Antonio Albanese. “Come faremo domenica prossima a trento” e “in qualche modo anche con Seminar la buona pianta il nostro obiettivo è fare ricerca, ricercare in questo caso per strade diverse come le persone interpretano il rapporto con la natura e con le piante: attraverso la letteratura, lo spettacolo, la musica. Ma anche attraverso una passeggiata in città alla ricerca di quelle piante medicinali che normalmente calpestiamo senza accorgerci che ci sono. Quindi cultura per noi significa fare ricerca”.Aboca conta circa 600 dipendenti e 16 famiglie di Brevetti internazionali, novanta milioni di fatturato, il 20 per cento dei quali generati all’estero.