Sistema moda Italia: 2014 crisi alle spalle, torna il segno più

Previsioni di fatturato a + 3,6% per la filiera

GIU 11, 2014 -

Milano, (askanews) – Chiuso il 2013 con un calo dello 0,7%, per un fatturato di 50,7 miliardi di euro, l’industria del tessile-moda rappresentata da Smi, Sistema moda Italia, guarda al 2014 come l’anno della risalita. Secondo i dati previsionali presentati in occasione dell’assemblea dell’associazione, l’anno in corso vedrà per la prima volta dal 2008 un segno positivo: i dodici mesi dovrebbero chiudersi con una crescita del fatturato pari al 3,6 per cento per un valore complessivo di oltre 52 miliardi.Fattore trainante del rilancio è il mercato estero, come spiega Claudio Marenzi presidente di Smi.”Tutte le aziende che sono riuscite ad esportare hanno incrmentato il loro fatturato sia nel monte sia nel valle del sistema. Questo perché c’è una voglia incredibile di italianità in tutto il mondo”.Sia per quanto riguarda il 2013 sia per le previsioni 2014 però viene evidenziata la contrazione del numero di imprese e del numero di addetti. Un segnale che per Marenzi ha spiegazioni precisa: dimensioni e tipologioa. Le aziende, piccole, che non si focalizzano sulla produzione di qualità restano fuori dal mercato.La qualità costa certo, ma il consumatore si trova disorientato davanti ai prezzi di una giacca anche nella grande distribuzione variano da 20 euro fino anche a 800.”Il costo medio in Europa del costo del lavoro è intorno ai 20 euro all’ora. Per fare una giacca ne servono almeno due – Conclude Marenzi – Ecco bisogna rendersi conto che questo prodotto è fatto da qualcuno che non mangia tutti i giorni. Basterebbe ricordare questo per capire quali sono i prezzi congrui e quelli no”.