Sciopero europeo taxi contro Uber: “Basta parole, ora fatti”

Apello alle istituzioni contro l'applicazione per telefonini

GIU 11, 2014 -

Milano (askanews) – Passeggeri disorientati e taxi fermi a Milano, come in altre cinque città europee, per lo sciopero dei tassisti che per la prima volta incorciano le braccia insieme contro l’applicazione per telefonini Uber. Una tecnologia che giudicano illegale perché trasforma di fatto le auto a noleggio con conducente (Ncc) in un servizio alternativo al loro, come sottolinea Cristian Mariani, tassista iscritto alla Cgil: “L’applicazione è illegale nel momento in cui fa lavorare dei soggetti che non hanno i requisiti per fare il servizio da piazza che è il servizio taxi”. Ancora più duro il giudizio contro l’ultima versione della app, Uberpop, che permette a qualsiasi cittadino di improvvisarsi autista con la propria auto. In questo caso i tassisti come Simone, sulle strade di Milano da otto anni, parlano di abusivismo e a farli esasperare e soprattutto l’atteggiamento dei politici: “Le istituzioni stanno disattendendo un po’ le nostre aspettative perché è un anno e mezzo che Uber sta operando e come si sa le multinazionali, anche in altri settori, lavorano fuori dalle regole”. Una delegazione dei tassisti milanesi è stata comunque ricevuta a Palazzo Marino dal sindaco Giuliano Pisapia, che li ha rassicurati sul fatto che il ministero dei Trasporti li convocherà presto per un confronto sui decreti attuativi della legge di settore.