Riforme, Toti: se c’è discussione franca FI non si tira indietro

Su economia governo va da solo, in senso opposto a urgenze Paese

GIU 5, 2014 -

Roma (askanews) – “Noi sulle riforme istituzionali ci siamo dal 1994. Le abbiamo fatte nel 2005, sono state abrogate con un referendum. Ci siamo anche questa volta. Oggi il Pd, meglio tardi che mai, si è accorto che il nostro paese ha bisogno di un reset alle sue istituzioni. Purchè siano riforme fatte bene, scritte decentemente, che servano a fare il bene del paese per i prossimi vent’anni, non il bene di una maggioranza di governo o di un presidente del Consiglio nei prossimi sei mesi. Inizio della riforma del Senato è non solo doverosa, ma è imprescindibile. Una riforma del Senato fatta bene non è quella del testo guida che ha presentato al governo e non è neppure quella della francese su cui si discute adesso. Se c’è una discussione franca, aperta, con pari dignità tra le forze politiche figuriamoci se Forza Italia si tira indietro. Ci sarà sempre”. E’ il commento di Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia, a margine dell’Assemblea generale di Confcommercio.”Sulle riforme economiche – ha aggiunto – ci piacerebbe dare il nostro contributo ma mi pare che il governo vada avanti per la sua strada e nel senso opposto a quello che serve al Paese. Gli ultimi tre governi non eletti dagli italiani hanno fatto disastri sull’economia. Il governo Renzi ha fatto meglio ma sta agendo in continuità con il governo Letta”.