Roma, manifestazione lavoratori call-center: no delocalizzazione

La protesta: "Vogliamo mantenere le nostre cuffie in Italia"

GIU 4, 2014 -

Roma, (askanews) – Sfilano per le strade del centro di una Roma assolata: sono i lavoratori dei call center che sono scesi in piazza per una giornata di mobilitazione generale contro la delocalizzazione e gli appalti senza regole. Sono arrivati da tutta Italia per far sentire la voce di un settore che occupa oltre 90mila lavoratori.Tra questi c’è anche Giuseppe che arriva da Palermo”Stiamo manifestando contro la delocalizzazione perchè molte aziende che cercano di guadagnare il più possibile cercano di portare le chiamate all’estero per guadagnare di più”.Simona, di La Spezia, vuole far sentire la sua voce: “Per rimanere con le nostre cuffie in Italia. Lo Stato faccia una legge che possa arrestare il processo di delocalizzazione all’estero”.In testa al corteo lo striscione: “Contro delocalizzazioni e dumping”. Mariangela è impiegata da anni in un call center di Palermo:”Siamo tanti e ci dovete vedere perchè dietro ognuno di noi c’è una famiglia che quotidianamente rischia il posto di lavoro. Vogliamo più tutele, più chiarezza nelle gare di appalto”.