Mele in miniera: in Trentino nasce il frigorifero a impatto zero

Nella cava della Tassullo stoccate 50.000 tonnellate di Melinda

GIU 3, 2014 -

Trento (askanews) – Ci sono alimenti il cui impatto ambientale, minimizzato, vale almeno quanto la qualità e il sapore. Ne sono convinti nel Regno Unito dove Asda, marchio inglese del gruppo Wallmart, si prepara a lanciare le mele del consorzio Melinda con lo slogan “Le prime mele al mondo a essere conservate in una miniera”.Già, perché stoccare le mele in miniera, consente di ridurre, tra l’altro, del 70% l’energia elettrica necessaria per il raffreddamento e del 100% l’impatto ambientale dei materiali isolanti. E questa è una qualità che il mercato apprezza sempre più al pari del sapore.La miniera dove vengono stoccate le mele Melinda si trova a Mollaro, in val di Non, in Trentino. La Tassullo, proprietaria dell’impianto, obbligata dalle normative al riutilizzo del sito minerario ha proposto al consorzio Melinda l’insolita soluzione, trovando nella Provincia autonoma il volano per raggiungere l’obiettivo di valorizzazione sostenibile del territorio.Ma la creazione dei depositi non sarà l’unico riutilizzo della miniera. Stefano Odorizzi, amministratore delegato della Tassullo.”Faremo tre tipi di attività, stoccheremo grosse quantità d’acqua. Il secondo utilizzo sarà la conservazone di mele,la terza sarà di utilizzare questa tecnologia per la produzione del freddo, per raffreddare dei datacenter che sono macchine molto energivore”.Da una miniera, dunque nasce in questo modo il più grande sito ipogeo di conservazione in atmosfera controllata al mondo. La cava si estenderà fino a 80mila ettari.Le mele Melida ora stoccate sono 10.000 tonnellate, tutte già opzionate da Wallmart, a brevissimo diventeranno 50.000 tonnellate; pari all’intero incremento di produzione previsto da Melida, un valore maggiore del 10%.E Mollaro si candida così, tra mele e computer, tra terra e hi-tech a diventare un importante polo di attrazione economica del Trentino.