Timore attentati a Palermo, Di Matteo: si vuole alzare tensione

Il pm: sostegno opinione pubblica deterrente per criminalità

MAG 30, 2014 -

Palermo, (askanews) – Alzare e tenere alta la tensione per disturbare il lavoro della magistratura. Secondo il sostituto procuratore di Palermo Nino di Matteo, titolare dell’accusa nel processo sulla trattativa Stato-mafia, è l’obiettivo delle minacce di nuovi attentati al Palazzo di Giustizia di Palermo. In una lettera destinata al magistrato Roberto Scarpinato ignoti fanno riferimento ad un possibile attentato dinamitardo.”Certo, nell’ultimo anno si sono susseguiti una serie di episodi, anche abbastanza ripetuti e inquietanti, non soltanto nei miei confronti, ma anche nei confronti dei miei colleghi del pool antimafia, e ora nei confronti del procuratore generale Scarpinato” ha detto Di Matteo.Per Di Matteo il sostegno delle migliaia di persone scese in piazza nei mesi scorsi per manifestargli vicinanza e solidarietà dopo le minacce di morte di Totò Riina è uno scudo ulteriore rispetto alla scorta. “Credo che nei confronti dei malintenzionati possa agire come deterrente la constatazione che una buona parte dell’opinione pubblica tiene alla sicurezza dei propri magistrati, perché crede e spera nel loro lavoro indipendente”. Il comitato per la sicurezza si è riunito in Prefettura per decidere le nuove misure da adottare.