22 anni dopo Capaci, Maria Falcone: memoria aiuta lotta a mafia

Il procuratore Roberti: intensificare aggressione ai patrimoni

MAG 23, 2014 -

Palermo, (askanews) – “Tutto questo ha il senso fondamentale di ricordare ai giovani che la democrazia deve essere salvaguardata ad ogni costo”. Maria Falcone, sorella del magistrato Giovanni, ucciso dalla mafia a Capaci insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre agenti della scorta, sottolinea l’importanza del ricordo nel giorno del 22esimo anniversario della strage. Per l’occasione 1.500 studenti sono arrivati a Palermo con la nave della legalità insieme ai loro insegnanti: con loro il presidente del Senato, Pietro Grasso: “C’è sempre bisogno di queste manifestazioni, di questa unione di tutti i ragazzi d’Italia qui ha un grande significato per tutto il Paese, per la crescita che vogliamo con questi giovani, con queste forze nuove”.La lotta alla mafia grazie al lavoro e al sacrifico di Falcone, Paolo Borsellino e dei loro colleghi ha fatto grandi passi avanti negli ultimi 20 anni ma molto, dice il procuratore antimafia Franco Roberti, resta da fare: “Bisogna intensificare l’aggressione patrimoniale alle mafie, sottrarre beni e ricchezze illecite, e poi incrementare e rafforzare la cooperazione internazionale, che è un altro grande insegnamento di Giovanni Falcone”. Secondo Roberti la consapevolezza sulla lotta alla criminalità organizzata nell’Unione europea sta crescendo, ma deve essere tradotta in norme efficaci negli ordinamenti interni.