Napolitano: “Dimissioni Berlusconi furono libera scelta”

Mai motivate da pressioni esterne. Non ero a summit con Geitnher

MAG 14, 2014 -

Roma, (askanews) – Nessun complotto alla base della caduta del governo Berlusconi nel 2011. O almeno, nazionale o internazionale che lo si prospetti, nessun complotto di cui Giorgio Napolitano e il Quirinale fossero al corrente o che, peggio, avessero ordito. La presidenza della Repubblica lo ha meso nero su bianco in una nota, in risposta alle rivelazioni dell’ex Segretario Usa al Tesoro Timothy Geithner che hanno spinto Forza Italia a chiedere chiarimenti al Colle e promuovere una commissione parlamentare d’inchiesta.”Le dimissioni liberamente e responsabilmente rassegnate il 12 novembre 2011 dal Presidente Berlusconi non vennero motivate se non in riferimento a eventi politico-parlamentari italiani”, ha verbalizzato il Quirinale”. Viceversa, “il Presidente della Repubblica stigmatizzò, il 25 ottobre 2011, le inopportune e sgradevoli espressioni pubbliche (a margine di incontri istituzionali tra capi di governo) di scarsa fiducia negli impegni assunti dall’Italia”. Mentre “null’altro di pressioni e coartazioni subite dal Presidente del Consiglio nei momenti e nei luoghi di recente evocati fu mai portato a conoscenza del Capo dello Stato”. In conclusione, dunque, “gli episodi rivelati dall’ex Segretario di Stato al Tesoro degli Stati Uniti e da altri – ha sottolineato il Quirinale- sono relativi a riunioni tenutesi nell’autunno del 2011 di consessi europei e internazionali in cui il Presidente della Repubblica italiana non aveva titolo a partecipare e non partecipò. E dunque nulla può dire al riguardo”.