Roma, (askanews) – “Italia per le imprese, con le Pmi verso i mercati esteri”. E’ questo il titolo del roadshow per l’internazionalizzazione che per la prima volta vede insieme tutti i soggetti del Sistema Italia, dal ministero dello Sviluppo economico a quello degli Esteri, dall’Ice ad Unioncamere, dalle Regioni alle associazioni imprenditoriali. E la cui quarta tappa si è svolta ad Ancona con la partecipazione di circa 300 tra micro, piccole e medie imprese, che puntano a diventare aziende “glocali”, radicate nel territorio ma con un un mercato potenziale che guarda al mondo e che hanno potuto avere durante il roadshow incontri individuali con gli specialisti. Queste alcune testimonianze: “abbiamo una lunga storia infatti dal 1882 importiamo caffè scrudo e lo lavoriamo e ci stiamo aprendo sempre di più ai mercati internazionali”; “mi aspetto di avere delle indicazioni pratiche per superare alcuni problemi che sto avendo per esportare verso gli Stati Uniti”. Obiettivo di Marchet, azienda speciale della camera di commercio di Ancona, è proprio quello di offrire interventi tagliati su misura. Il presidente Giorgio Cataldi: “l’imprenditore che va all’estero deve essere consapevole di come deve organizzare l’azienda e di quello che incontra andando all’estero. Noi cerchiamo di lavorare molto su questo. Non esiste un target standard di imprese che devono internazionalizzarsi, lo possono fare tutti a condizione che ci sia la conoscenza, l’assistenza e poi per le imprese più piccole anche la possibilità di avere un sostegno da parte delle istituzioni o di mettersi in rete con altre imprese”. Insomma occorre integrare tutti gli strumenti possibili e fare un gioco di squadra.