L’esercito nella “Terra dei fuochi”, pattugliamenti anti-roghi

Addestramento e alta tecnologia contro gli sversamenti illeciti

APR 15, 2014 -

Napoli (askanews) – “Il nostro compito è di effettuare un pattugliamento nell’hinterland napoletano al fine di ricercare eventuali sversamenti di rifiuti e per prevenire tale attività illegale”.Raffaele Califano, è un capitano dell’Esercito, responsabile dell ‘operazione “Strade sicure nella Terra dei fuochi”. E’ lui che dispone di uomini e mezzi a cui è stato affidato il compito di porre un freno ai roghi e agli sversamenti illeciti di rifiuti nella zona di 200 km quadrati tra Napoli e Caserta.”Abbiamo a disposizione vari tipi di strumenti – ha illustrato l’ufficiale – tra cui un intensificatore di luce che sfrutta la luce naturale e la intensifica in modo da ampliare la fase nella fase notturna”00.08.46+ ** copri taglio con imma in coperture 1 – a 00.05.1600.09.01″Mentre per quanto riguarda la ricerca di fonti di calori, abbiamo un altro strumento che avendo all’interno una camera criogenica raggiunge all’interno una temperatura di -27 gradi sfrutta le temperature di qualsiasi cosa è più calda della temperatura interna”.Nel Napoletano come in Iraq o in Afghanistan, insomma; sono 24 le pattuglie di militari chiamate a presidiare il territorio. Una quarantina i siti “avvelenati” già identificati. Il colonnelo Vincenzo Lauro, portavoce del 2 Comando delle forze di Difesa.”Siamo già con dei riscontri molto favorevoli – ha spiegato – abbiamo già fermato delle persone colte in flagranza di reato e alcuni roghi che potevano diventare incendi importanti e denneggiare delle abitazioni nelle vicinanze”.La presenza dell’Esercito funziona come deterrente ma dà anche fiducia agli abitanti della zona. Spesso, sono loro stessi, come si vede, a fermare le pattuglie indicando persone e situazioni sospette.