Il dramma senza fine degli iracheni della provincia di Anbar

Fuggiti dalla guerra ma costretti a tornare per mancanza di soldi

APR 13, 2014 -

Arbil (askanews) – E’ un dramma senza fine quello che stanno vivendo i profughi iracheni fuggiti dai combattimenti tra forze di sicurezza e militanti jihadisti nella provincia di Anbar.Molti di loro hanno abbandonato le proprie abitazioni spostandosi nei resort estivi vuoti nella zona di Shaqlawa, ad Arbil città del Kurdistan iracheno, sfruttando i prezzi bassi della bassa stagione per un periodo di relativa tranquillità.La situazione, però, ad oggi è tutt’altro che risolta e molti di loro stanno dando fondo agli ultimi risparmi prima di dover essere costretti a tornare.”Ci avevano staccato luce e acqua – dice quest’uomo – non potevamo più mandare i bambini a scuola. Sono dovuto venire qui per proteggere i miei figli”.”Qui non c’è lavoro – dice questa donna – e quindi tutta la mia famiglia di 5 figli e una figlia è praticamente disoccupata”.I profughi che finora hanno trovato rifugio da queste parti sono quasi mezzo milione. In media ciascuna famiglia aveva un budget che gli consentiva di restare per un mese. Ora, però, i prezzi sono raddoppiati o triplicati e tutto è più difficile.”Il vero problema adesso qui sono i costi elevati – spiega Alia al-Bazzaz, rappresentante del Ministero per l’immigrazione di Arbil – il prezzo degli alberghi e delle case in affitto è ciò che sta causando i disagi peggiori per i rifugiati”.Il governo curdo ha stanziato un contributo di circa 250 dollari a famiglia nella speranza di alleviare, anche se di poco, le condizioni dei rifugiati.(Immagini Afp)