La cioccolata? Si può, nel quadro di una dieta sana

Parla ai ragazzi piemontesi il nutrizionista Giorgio Calabrese

MAR 25, 2014 -

Roma, (askanews) – Guai a proibire ai bambini dolci o cibi di cui vanno golosi “basta saperli armonizzare” in una dieta equilibrata e in un regime di vita che preveda lo sport.E’ il messaggio lanciato dal nutrizionista Giorgio Calabrese, a Torino, alla prima tappa della campagna “Mangio, mi muovo e sto bene” dell Associazione Educazione Prevenzione e Salute, che da qui a ottobre farà’ conoscere ai ragazzi piemontesi i benefici di uno stile di vita corretto a partire dall’alimentazione e dalla pratica dello sport.L’unico regime alimentare veramente valido, che ci copiano anche all’estero, e’ la dieta Mediterranea, ha spiegato Calabrese, che e’ membro del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare al ministero della Salute. Le altre diete iperproteiche e senza carboidrati sono squilibrate: “Diete che servono molto a coloro che si adeguano a questo gioco di far vendere. Tutte queste diete come finiscono: non vi fanno fare la spesa al supermercato o in pescheria ma in farmacia, siamo nel campo del marketing non della onesta scienza dietetica”.Altro nemico di bambini e adulti e’ la sedentarietà. Il medico infatti consiglia da subito l’attività’ motoria fin dai 2-3 anni di vita: “Da quando si è all’asilo nido fare naturalmente lo sport che è adeguato a un bambino, certamente cose leggere”.Se si e’ sani, si può sgarrare ogni tanto a tavola, non vanno demonizzati i fast food, purché non diventino una regola di alimentazione, ha spiegato ai ragazzi Calabrese, mettendoli però in guardia dal consumo di bibite energizzanti, alcool e sigarette. “Se volete trasgredire meglio il cioccolato” ha detto il nutrizionista che punta a portare la campagna “Mangio, mi muovo e sto bene” nelle altre regioni italiane.