Napoli: ragazzi a rischio diventano pizzaioli e sfamano i poveri

Il caso della "pizzeria dell'Impossibile"

MAR 21, 2014 -

Napoli (askanews) – Si chiama pizzeria dell’Impossibile ma di impossibile ha solo il nome visto che è diventata una realtà concreta e attiva nella città di Napoli. Qui ragazzi a rischio e detenuti del carcereminorile di Nisida imparano il mestiere onesto e antico del pizzaiolo perdipiù nutrendo col frutto delle loro prove gli ultimi della città, gli emarginati e i bisognosi. Antonio Franco è presidente dell’associazione “Scugnizzi” ideatrice del progetto sponsorizzato dalla società Fratelli La Bufala. “I ragazzi vengono seguiti da due maestri e fanno un corso di una settimana, dopo il mettiamo al vero banco di prova confrontarsicon i clienti. I poveri arrivano qui con un buono della Caritas, ci sono stati anche alcuni casi di buoni rivenduti su cui Antonio Franco invita alla comprensione: “E’ gente che ha perso tutto, 4 o 5 casi su 70pizze non fanno la differenza”.