Olio, cresce l’export. Alle eccellenze il premio Ercole Olivario

Mencaroni, presidente della rassegna: punire produttori disonesti

MAR 20, 2014 -

Roma, (askanews) – Cresce l’export di olio: nel 2013 i produttori di casa nostra hanno venduto il 6,7 per cento in più nei paesi extra Unione europea e il 3,85 per cento in più nei paesi Ue di questo tipico frutto del made in Italy. Per valorizzare le punte di eccellenza della produzione viene assegnato il premio Ercole Olivario, che prende il nome dall’antica divinità romana protettrice del nettare verde. Giorgio Mencaroni, che presiede la rassegna giunta alla ventiduesima edizione, spiega a quali tipologie di olio è riservato il riconoscimento “Vengono premiate tre categorie. Fruttato leggero, fruttato medio e fruttato intenso”, che vanno dalle varianti più delicate della Liguria a quelle più forti della Puglia e della Calabria.L’iniziativa, presentata in una conferenza stampa al Senato, interessa nell’edizione 2014 252 etichette e annovera 98 finalisti. In testa, per numero di partecipanti alla fase finale, il Lazio con 45 etichette, seguito da Umbria e Puglia.Il premio vuole rappresentare una sorta di passepartout in particolare per le aziende esportatrici, in un momento nel quale l’olio italiano è sotto il tiro di qualche polemica negli Stati uniti per via di uno scandalo che ha colpito proprio un produttore italiano. Uno scandalo che però, sostiene Mencaroni, va ridimensionato:”Va punito il produttore disonesto ma l’omologazione che viene fatta con tutti gli altri produttori potrebbe nascondere dietro a quest’operazione interessi economici, interessi commerciali, di diversa natura”.