Milano, dove c’era un teatro oggi c’è Eataly Smeraldo

5mila mq dedicati al cibo, 19 punti ristoro e 10mila prodotti

MAR 18, 2014 -

Milano, (askanews) – In quello che fu il tempio della musica, ora c’è una cattedrale del cibo: Eataly apre a Milano al posto del teatro Smeraldo e in 5mila metri quadri celebra il gusto in tutte le sue forme. Il deus ex machina di questo nuovo progetto, è sempre Oscar Farinetti, che è riuscito a trasformare l’inaugurazione in uno show. I ritardi e le polemiche non sono saliti sul palco, omaggio al passato di questo luogo. Ma lui, Farinetti si è pubblicamente cosparso il capo di cenere quando ha avuto accanto il governatore lombardo Roberto Maroni, accompagnato dall’amico comune Flavio Tosi: “Io ho invitato Maroni per chiedergli scusa, ho detto una cazzata alla vigilia delle elezioni, nella vita gli errori si fanno ed è giusto chiedere scusa. Avevo detto che se avesse vinto la lega al posto di Eataly avrei aperto un kebab ed è proprio una cretinata”.Da abile comunicatore, Farinetti non ha lasciato nulla al caso, a partire dalla data dell’inaugurazione il 18 marzo, prima delle 5 Giornate di Milano che diedero vita al Risorgimento. A omaggiarlo nomi simbolo del cibo e della cultura, da Carlo Petrini a Vittorio Sgarbi, da Inge Feltrinelli a Lella Costa. Ma a Eataly Smeraldo il protagonista ostentato è il cibo: 10mila prodotti in vendita, alcuni dei quali diffusi anche nella grande distribuzione, 19 punti di ristoro, corsi legati all’alimentazione e alla cucina, congressi e serate a tema. Un luogo per vivere il cibo in tanti modi, un’occasione, secondo l’ambizioso fondatore, per far risorgere uno storico teatro, del quale qua e là si trovano sparsi i ricordi.