Mafia, confiscati beni per oltre 10 milioni al clan Ercolano

Gruppo di imprese autotrasporto riconducibili a famiglia catanese

MAR 18, 2014 -

Catania, (askanews) – La Direzione investigativa antimafia e i carabinieri del Ros di Catania hanno eseguito la confisca e il sequestro di beni per oltre 10 milioni di euro riconducibili a Giuseppe Ercolano, tra i più importanti boss mafiosi della Sicilia orientale, morto nel 2012. L’uomo d’onore del sodalizio “Santa Paola-Ercolano” aveva intestato ai figli Vincenzo e Cosima la società Geotrans, leader dei trasporti su gomma in Sicilia. Il Procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi: “E’ stato disposto il sequestro perché ora è possibile disporre la confisca dei beni appartenenti anche al soggetto pericoloso, ma deceduto”.La confisca trae origine dalle inchieste precedenti che hanno accertato come il trasporto da e per la Sicilia dell’ortofrutta per il mercato di Fondi, gestito dai Casalesi e dai Mallardo di Giugliano, avveniva per conto di imprese mafiose e grazie agli accordi tra organizzazioni criminali napoletane e Cosa nostra catanese. Renato Panvino, capo della Dia di Catania: “Si tratta di un’operazione molto più ampia, più vasta che pregna in quello che è il territorio catanese e nell’ambito della stessa società che ha sede proprio a Catania e che ha una grossa partecipazione anche in un’altra società che è la Frost”.Il decreto si è basato anche sulle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia come Santo La Causa, Gaetano d’Aquino e Carmelo Barbieri, esponenti di spicco di varie organizzazioni criminali siciliane.