Al supermercato crollano le vendite di vino, impennata dei prezzi

Italiani bevono meno ma prediligono la qualità

MAR 12, 2014 -

Milano, (askanews) – L’attenzione al portafoglio in tempi di crisi cambia anche la spesa per i vini degli italiani. Si beve meno, si predilige la qualità anche se prima di tutto l’occhio è al prezzo. Lo dice una ricerca Iri per Vinitaly, dal 6 al 9 aprile a Verona, che ha analizzato le vendite nei supermercati, responsabili del 63% della distribuzione. Qui il calo nelle vendite nel 2013 è stato drastico: -6,5% in termini di volumi per un torale di 517 milioni di litri di vino venduto. Ciò nonostante il fatturato sia aumentato del 3,1%, colpa dell’impennata dei prezzi al litro, oltre il 10%.Osservando da vicino le abitudini degli italiani, si osserva un certo orientamento verso bottiglie “doc”, senza disdegnare il vino biologico. Anche se spesso la scelta ricade su formati meno costosi come quello del vino da tavola ed il vino con la marca del supermercato. Si preferiscono i vini bianchi ai rossi e i frizzanti ai fermi, per quanto spumante e prosecco restino sempre i più acquistati. Il formato più venduto rimane quello delle bottiglie da 75cl a denominazione d origine, mentre sono crollate le vendite del vino in brik, influenzate da un aumento di prezzo del 20,5%.