Dai quartieri poveri del Burundi a videomaker, la storia di Elie

22 anni, studente modello, sostenuto a distanza con Avsi

MAR 10, 2014 -

Milano, (askanews) – Da bambino senza futuro in uno dei quartieri più poveri del Burundi a videomaker. E’ la storia a lieto fine di Elie, 22 anni, autore di un documentario sul ruolo dell’educazione in Burundi e studente modello, il migliore del 2013, all’Università di Leadership a Bujumbura, in Burundi. In questa stessa città è cominciato il suo percorso di riscatto, dalla casa in uno dei quartieri più poveri della città in cui viveva con la madre e una famiglia numerosa. A 12 anni ha conosciuto l’ong italiana AVSI e il sostegno a distanza e ha cominciato a frequentare il Centro MEO, uno spazio comune e protetto per bambini, mamme e orfani di guerra sostenuto dalla Fondazione d’Harcourt. Per 10 anni il suo sostenitore a distanza e le associazioni lo hanno accompagnato negli studi fino all’università. La sua esperienza e il lavoro del Centro Meo sono anche protagonisti di una mostra nelle sede dell’Onu a Ginevra.