Fisco, Befera: è finito tempo di chi porta capitali all’estero

Decreto su rientro capitali può prevedere reato autoriciclaggio

MAR 6, 2014 -

Roma, (askanews) – Grazie allo scambio automatico di informazioni sarà sempre più difficile evadere il fisco nascondendo capitali all’estero. Ne è convinto il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera: “è lì che si può giocare la partita più importante per far pensare bene al contribuente che ha portato capitali all’estero che non è più tempo”.Befera ha ricordato che le norme contenute nel decreto sul rientro dei capitali dall’estero, all’esame della Camera, puntano sulla collaborazione volontaria dei contribuenti, la cosiddetta voluntary disclosure, rispetto a cui lo scambio delle informazioni spinge gli evasori a più miti consigli. Befera ha ribadito che nel decreto non sono previsti sconti o scorciatoie e ha rivendicato i progressi che si stanno facendo sul fronte dello scambio delle informazioni. Chi fa il furbo deve sapere che l’amministrazione è in grado di conoscere i suoi movimenti, tenendo presente che gran parte dei capitali non sono più portati fuori dall’Italia in contanti e “con lo spallone”.Le misure del decreto sul rientro dei capitali, inoltre, per Befera, possono essere “un’importante via maestra” per l’introduzione del reato di autoriciclaggio, su cui il premier Matteo Renzi ha preso un esplicito impegno.