La mafia e l’agricoltura: un affare da 14 miliardi di euro

In un anno +170% sequestri per frodi alimentari

FEB 20, 2014 -

Milano, (askanews) – La chiamano agromafia: è la criminalità organizzata che fa affari nell’agricoltura. Ad oggi, secondo il rapporto elaborato da Coldiretti-Eurispes, questo business vale 14 miliardi di euro, il 12% in più rispetto a 2 anni fa. Questo perchè laddove la crisi indebolisce il settore, la criminalità trova un terreno più fertile per attecchire. Osservando da vicino il sistema si scopre che quasi un immobile su quattro confiscato alla criminalità organizzata è terreno agricolo, ma non solo. I tentacoli della Mafia Spa si allungano su tutta la filiera, mettendo sotto controllo anche le aziende e il commercio dei prodotti agroalimentari. La strategia è quella di investire in un settore che, pur non garantendo guadagni consistenti e nel breve periodo, soddisfa un bisogno primario come quello dell’alimentazione. Un indagine conoscitiva dell Antitrust ha evidenziato che i prezzi per l’ortofrutta moltiplicano in media di tre volte dalla produzione al consumo, ma i ricarichivariano del 77 per cento nel caso di filiera cortissima, del 103 cento nel caso di un intermediario, fino al 294 per cento per la filiera lunga.E proprio nel settore alimentare quest’anno, complice anche la crisi, il valore di cibi e bevande adulterati, contraffati o falsificati è cresciuto del 170%. 335 milioni e mezzo di euro di beni e prodotti sequestrati, in primis carne, farine pane e pasta ma anche sequestri nel settore della ristorazione dove per risparmiare si usano ingredienti low cost che spesso nascondono frodi e adulterazioni.