Sonia Alfano: inasprire 41bis, boss comandano da dietro le sbarre

La reazione dopo l'operazione "Prato Verde" contro clan Capello

FEB 18, 2014 -

Palermo (askanews) – Inasprire il 41bis, il regime carcerario più duro, per evitare che i boss anche da dietro le sbarre riescano, tramite i propri uomini di fiducia, a guidare le cosche mafiose. A chiederlo è stato l’eurodeputato Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, a margine di un incontro con i ragazzi del liceo Galilei di Palermo, ha commentato così l’operazione “Prato verde”, che ha consentito di disarticolare il gruppo mafioso catanese riconducibile al boss Orazio Privitera, del clan Cappello.”L’indagine ha cristallizato come ancora una volta il 41 bis manifesti alcune falle – ha detto Alfano -. Agata Balsamo, moglie di Privitera, faceva uscire dai colloqui in carcere col marito, tutte le direttive necessarie a guidare il clan. Questa possibilità quindi ci fa capire quanto sia necessario un ulteriore giro di vite, un’ulteriore lettura del 41bis in chiave più restrittiva”L’operazione della Dia di Catania è stata svolta in collaborazione e con la polizia federale tedesca, B.K.A., ennesima testimonianza della necessita di sintonia tra apparati nazionali e stranieri, nell’approccio alla lotta alla mafia.