Violenze negli stadi, quest’anno in crescita feriti e arresti

Capo polizia: tenere attenzione alta. Abete: fenomeni ideologici

FEB 13, 2014 -

Roma (askanews) – Campanello d’allarme nel contrasto alle violenze fuori e dentro gli stadi in occasione delle partite di calcio di serie A, B e Lega Pro: dopo 5 anni di percentuali in netta diminuzione, nella stagione in corso rispetto alla precedente crescono gli incontri con feriti, i feriti tra le forze di polizia, i feriti tra i civili, quelli tra gli steward, gli arrestati e i denunciati.Secondo i dati del Ministero dell’Interno, sarebbe la prima volta in cinque anni che tutti gli indicatori sensibili sono in aumento. Rispetto al 2007, quando morì l’ispettore Filippo Raciti, nella stagione 2012/2013 le partite con feriti erano infatti calate del 52%, i feriti tra le forze di polizia del 75%, del 45% quelli tra gli steward e del 32% i feriti tra i civili. Quest’anno però l’andamento è per ora in controtendenza.”Sono segnali negativi – ha detto il capo della polizia Alessandro Pansa – e questo oltre a rappresentare un segnale d’allarme deve spingerci a tenere elevata l’attenzione sul fenomeno”. Per il presidente della Figc Giancarlo Abete “c’è preoccupazione e un monitoraggio costante: la prima parte della stagione è stata più complessa e collegata a dei fenomeni specifici più culturali e ideologici”.