Crisi di Libération, si dimette il direttore Nicholas Demorand

Gli editori vogliono trasformare il giornale in spazio sociale

FEB 13, 2014 -

Parigi (askanews) – Nicholas Demorand ha mollato la spugna. Dopo 3 anni il 42enne giornalista francese ha deciso di rinunciare all’incarico di direttore del quotidiano francese Libération in seguito alla crisi e alla controversia che vede contrapposti il gruppo degli azionisti e il corpus editoriale del quotidiano, composto da 258 stipendiati, tra giornalisti e poligrafici.”Liberation vive ormai una crisi aperta – ha detto Demorand – su di me si è cristallizata una parte del dibattito e quindi ritengo che sia mia responsabilità, in qualità di direttore, restituire margini di manovra e di negoziato alle due parti”.Demorand e il suo condirettore, Philippe Nicolas, avevano già incassato una dura mozione di sfiducia, approvata con il 90% dei voti, da parte della redazione che chiedeva le loro dimissioni per “rendere possibile un vero progetto di sviluppo e un piano di rinnovamento legale e credibile”.Il quotidiano francese, che fu fondato dal filosofo Sartres, ha i conti in caduta libera e un calo delle vendite del 15%. I dipendenti protestano contro il piano d’azione presentato dagli editori Bruno Ledoux, Edouard de Rothschild e il gruppo italiano Ersel che di giornalistico ha poco o nulla mentre prevede la trasformazione della sede storica di Rue Béranger, in pieno centro a Parigi in uno spazio culturale, con bar e ristoranti, ma anche eventi, concerti con un punto di incontro per start-up e nuovi media e per il personale salari abbassati fino al 15% su base volontaria e un taglio per il futuro di circa 4 milioni di euro.(Immagini Afp)