Confcommercio pessimista su 2014: Pil +0,3%, consumi -0,2%

Pressione fiscale a livelli record incompatibile con ripresa

GEN 22, 2014 -

Roma (askanews) – Il 2014 non sarà l’anno di svolta per l’economia italiana. Confcommercio traccia un quadro pessimista per l’anno appena iniziato: il Pil crescerà dello 0,3%, o forse poco più, i consumi caleranno dello 0,2% dopo il crollo del 2,4% del 2013. E la pressione fiscale resterà “a livelli record, mai raggiunti prima per durata”, toccando il 44,2% del Pil.Per Carlo Sangalli, presedente di Confcommercio, la ripresa è timida, tanto da non far sentire i propri effetti su famiglie e imprese. “Ci sono degli indizi che sono certamente positivi, però sono indizi non della ripresa ma della fine della crisi”. “Imprese e famiglie non hanno ancora minimamente risentito di questi benefici”. “Bisogna assolutamente evitare di derubricare ad ordinaria amministrazione le esigenze del nostro paese”. Infatti “la pressione fiscale è a livelli record, la disoccupazione aumenta e i consumi e i redditi sono drammaticamente fermi”. “E’ indispensabile un’accelerazione di passo e l’attuazione di riforme a costo zero per ritornare a crescere”.Per Confcommercio, dunque la sfida da cogliere e vincere è quella di mettere al centro dell’azione di governo l’impresa e il lavoro per costruire davvero in tempi rapidi una ripresa robusta e con più occupazione.